ROMA – In un post su X l’esercito israeliano ha rivendicato un attacco aereo su Beirut, per la precisione nel quartiere di Dahieh, nella periferia della capitale. Lo conferma anche la stampa locale, riferendo che secondo i residenti e i giornalisti sul terreno si sono udite tre esplosioni consecutive.
Video e foto che stanno circolando online mostrano strade piene di macerie, auto incenerite dalle fiamme e palazzi sventrati, con la popolazione che grida e corre per mettersi in salvo o soccorrere i feriti. Non è chiaro se ci siano vittime. Fonti della sicurezza di Tel Aviv, rilanciate da media internazionali, hanno riferito che nel mirino dei caccia israeliani c’erano “strutture chiave di Hezbollah”.
MINISTERO SALUTE: “A BEIRUT ALMENO 3 MORTI E 17 FERITI”
È di almeno tre vittime il bilancio preliminare diffuso dal ministero della Salute del Libano dopo il bombardamento che Israele ha rivendicato nel sud della capitale Beirut, nel quartiere di Dahieh. I feriti sarebbero invece diciassette. La stampa locale riferisce che sul posto sono arrivate squadre di soccorritori e personale specializzato: mentre c’è un via vai di ambulanze per portare via i feriti, c’è chi scava sotto le macerie alla ricerca dei dispersi.
Sull’attacco, che ha causato il collasso di due palazzi residenziali colpiti presumibilmente da quattro missili, è già intervenuto il primo ministro uscente Nagib Mikati: “Israele- ha detto- non accorda nessuna importanza a valutazioni di carattere umanitario, giuridico o etico”. Gli ospedali, già sottoposti a un grande sforzo dopo le migliaia di feriti causati in settimana per le esplosioni di cercapersone e dispositivi radio, hanno intanto lanciato un appello alle donazioni di sangue.
Ricostruzioni preliminari indicano che l’obiettivo dell’attacco, avvenuto intorno alle 16 ora locale, fosse un alto dirigente di Hezbollah, il partito shiita. Dahieh sarebbe una roccaforte del gruppo politico-militare nella capitale.
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