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Dimore storiche, ADSI: piattaforma per sviluppo turismo diffuso

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Di Thiene: promuoviamo cultura e territorio

Roma, 24 set. (askanews) – Una piattaforma innovativa progettata per supportare la promozione e la fruizione delle dimore storiche e dei territori in cui si trovano. A realizzarla l’Associazione Dimore Storiche Italiane, che conta 4.500 soci proprietari di immobili storici di tutta Italia, 37.000 tra case, palazzi, ville, castelli ma anche giardini e tenute agricole che nel 2019 hanno attratto più di 45 milioni di visitatori. La Piattaforma Servizi, realizzata in collaborazione con Acrobatica SpA e presentata oggi a Roma alla Camera dei Deputati, punta a mettere in rete i proprietari di dimore storiche e altri luoghi di interesse per offrire un’esperienza che arricchisca i visitatori e il territorio.”Oggi siamo qui per promuovere questa nuova Piattaforma Servizi – dichiara ad askanews il presidente di ADSI Giacomo di Thiene – che l’Associazione Dimore Storiche Italiane ha fortemente voluto per promuovere non solo le dimore dei nostri associati ma anche i territori in cui sono collocate. Le dimore storiche è noto, grazie all’Osservatorio sul patrimonio culturale privato curato da Fondazione Bruno Visentini, che sono principalmente nelle aree interne del Paese, aree che sono in via di abbandono, che non hanno alcuna possibilità di sviluppo. Noi vediamo il patrimonio culturale privato come elemento di sviluppo sostenibile in particolare delle aree interne,. Siamo lì, siamo soprattutto nei comuni sotto i 5.000 abitanti, l’11% delle nostre dimore addirittura nei comuni sotto le 2.000 unità. Promuoviamo il territorio, promuoviamo la nostra memoria, la nostra identità e su quello vorremmo creare sviluppo futuro”.Il 54% delle dimore storiche si trova in comuni con meno di 20.000 abitanti, il 17% in piccoli centri che contano tra i 2.000 e i 5.000 abitanti. Piccoli borghi spesso immersi in paesaggi incantevoli e poco conosciuti.”Come Acrobatica – dichiara Anna Marras, Ceo di Acrobatica SpA – non potevamo che decidere di sostenere un progetto così vicino alla bellezza e alla storia perché da sempre occupandoci di persone sappiamo che le dimore rappresentano l’involucro di protezione e quindi riuscire a sostenere un progetto che riporta alla luce tutti i nostri tesori e anche quelli più nascosti e più sconosciuti e riporta alla luce la storia delle persone per noi è davvero importante”.Le dimore storiche rappresentano un’opportunità strategica per il turismo, anche nell’ottica di diversificare i flussi, invitando i viaggiatori a scoprire itinerari meno battuti contribuendo così al rilancio economico delle aree interne.”Le dimore storiche sono sempre state associate al nostro straordinario patrimonio storico-artistico – dichiara ad askanews l’ad di Enit SpA Ivana Jelinic – adesso invece è il momento in cui vengano lette anche in chiave turistica. Per il turismo di alta fascia, per coloro che sanno apprezzare e hanno buona capacità di spesa questa è un’eccellente alternativa. Il fatto che si siano finalmente messe insieme anche per una commercializzazione più efficace sul mercato è un ottimo segnale”.

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