Ora però bisogna trovare una soluzione rapida
Roma, 17 feb. (askanews) – Bene l’impegno formale assunto dal Governo per la convocazione tempestiva di un tavolo tecnico “risolutivo” per la questione legata all’obbligo assicurativo per i veicoli agricoli in aree private, ma “è necessario che non si perda altro tempo per non lasciare i proprietari di milioni di veicoli agricoli senza una risposta che possa permettergli di rispettare la normativa e stare sereni”. Così in una nota Andrea Borio, presidente di Federacma (Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio), in merito all’ordine del giorno presentato la scorsa settimana a firma della senatrice Maria Nocco (FdI) durante l’approvazione del Dl Milleproroghe in Senato.
L’obbligo assicurativo per tutti i veicoli agricoli anche nelle aree private è stato introdotto dal Decreto Legislativo 22 novembre 2023, n. 184 e ha visto una prima proroga fino a luglio 2024. Da allora, agricoltori, rivenditori, costruttori e contoterzisti nonché ogni privato cittadino possessore di un veicolo agricolo che non abbandona le aree private come i campi o le aziende è obbligato comunque ad avere una assicurazione RC di circolazione. Purtroppo, però, non esistono adeguati strumenti assicurativi che rispondono a queste esigenze.
“Continuiamo a vivere una paradossale situazione di dover adempiere ad un obbligo normativo senza disporre degli strumenti per farlo – prosegue Borio – Nell’attesa della risoluzione tecnica, potevamo essere tutelati ma, purtroppo, a causa di resistenze dell’Amministrazione tutti i sette emendamenti presentati al Dl Milleproroghe sono stati respinti. Ringraziamo i senatori di maggioranza e opposizione che hanno accolto la nostra istanza, portata avanti con le altre associazioni della filiera, e confidiamo – conclude il presidente Federacma – che possano sostenere l’impegno che ora il Governo ha fatto suo”.
