ROMA – Braccialetti ai bambini per aiutare le famiglie a ritrovarli, nel caso in cui si perdano: succede nella Striscia di Gaza, e a riferirlo è il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Stéphane Dujarric. “La scorsa settimana 545mila persone sono andate da sud a nord della Striscia e oltre 36mila invece si sono spostate da nord a sud”, ha detto il responsabile, confermando che la popolazione di Gaza, dal cessate il fuoco del 19 gennaio e quattordici mesi di guerra, sta continuando a fare ritorno alle proprie case. Dujarric ha riferito i dati raccolti dall’Ufficio di coordinamento delle Nazioni Unite per l’assistenza umanitaria (Ocha), che alla luce di questi spostamenti di massa ha distribuito oltre 30mila braccialetti ai bambini sotto i quattro anni, con su scritta la loro identità, così, nel caso in cui si smarriscano, possono avere la possibilità di essere riuniti alle proprie famiglie.
“Si tratta di uno sforzo cruciale”, ha commentato il portavoce, “perché ai nostri partner sono stati affidati 250 bambini piccoli che si sono persi mentre affrontavano il viaggio verso nord”. Quanto agli aiuti umanitari, Dujarric conferma che l’Ocha, con le agenzie partner, “sta espandendo le operazioni di aiuti salvavita man mano che più rifornimenti umanitari arrivano a Gaza”. Sul tema, il sottosegretario per gli Affari umanitari Tom Fletcher incontrerà funzionari di Israele e dell’Autorità nazionale Palestinese e compirà una visita in Cisgiordania, Gaza e Israele “per vedere la situazione in prima persona e comprendere meglio gli ostacoli che i partner umanitari devono affrontare, nonché per capire come migliorare le nostre operazioni umanitarie”, ha concluso il portavoce.
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