La De Matteis Agroalimentare rinnova patto con agricoltori
Napoli , 21 ott. (askanews) – A Flumeri, in provincia di Avellino, si è svolto il consueto meeting annuale “IncontrArmando”. All’evento, giunto ormai alla sua 13esima edizione, la De Matteis Agroalimentare riunisce presso il proprio stabilimento tutti gli agricoltori aderenti alla “Filiera Armando”. L’incontro di quest’anno è servito per approfondire i temi di innovazione ed evoluzione nella filiera del grano duro alla presenza di rappresentanti istituzionali del settore, tra cui l’Onorevole Marco Cerreto, Deputato, membro della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura di Regione Campania.”Questo è un anno importante perché lo scenario internazionale è molto complesso anche per il commercio dei cereali in particolare. Pertanto sarà un’annata che guarderà ai problemi dell’agricoltura ma anche le prospettive future”.L’incontro è anche servito per affrontare diversi temi di attualità come la difesa del prodotto per eccellenza del made in Italy come la pasta:”La filiera del grano duro in Italia, secondo noi, deve qualificarsi. Noi da tanti anni stiamo cercando di migliorare la qualità del nostro prodotto. L’Italia è chiaramente un produttore di eccellenza di cibo e non solo della pasta, poi è un grande esportatore di prodotti alimentari di qualità del grano duro e questo filone deve essere ancora sviluppato ulteriormente e bisogna fare in modo che la pasta italiana possa entrare nei mercati esteri grazie alla sua eccellenza e alla sua qualità”.La discussione ha toccato anche il tema fondamentale del ringiovanimento delle aziende agricole e dell’opportunità di credere nella digitalizzazione come strumento evolutivo per il miglioramento dei processi di gestione delle aziende. ”Le filiere sono uno strumento che sicuramente possono incentivare l’ingresso dei giovani in agricoltura o favorire il passaggio generazionale delle aziende agricole esistenti perché è un sistema che alimenta l’investimento e rende meno incerto il futuro delle aziende agricole e sicuramente consente di programmare gli investimenti in maniera meno insicura. Quindi per i giovani può essere un grande volano e nel momento in cui le filiere si aprono a nuovi strumenti informatici e alla digitalizzazione è chiaro che i giovani possono risultare più pronti a questo tipo di approcci”.